Come nascondere i volti presenti in un video su YouTube

Volti oscurati

Se vuoi condividere pubblicamente un video su YouTube ma nel contempo vuoi evitare di beccarti qualche denuncia mantenendo anonimi i volti ripresi durante la realizzazione dello stesso, c’è una bella opzione fornita dallo stesso YouTube che fa proprio al caso tuo.

Prima di procedere, lo stesso YouTube avvisa che non tutti i volti potrebbero essere riconosciuti e quindi oscurati, motivo per cui è bene rivedere con attenzione il video dopo il processo prima di renderlo definitivamente pubblico.

1. Accedere con il proprio account YouTube;

2. Una volta loggato, cliccare sul link con il proprio nome in alto a destra ed espandere il menù, quindi scegliere “Gestione Video” dalla lista;

3. In questa finestra, cerca il video in cui si vogliono oscurare i volti, quindi cliccare sulla freccia vicino al pulsante “Modifica” e scegli “Miglioramenti” dal menù;

4. Per trovare l’opzione di offuscamento dei volti, cliccare sul pulsante “Funzionalità Aggiuntive“. Clicca su applica per processare il video. Come già detto, è possibile che non tutti i volti potrebbero essere riconosciuti e quindi oscurati, motivo per cui è bene rivedere con attenzione il video dopo il processo prima di renderlo definitivamente pubblico;

5. Cliccando sul pulsante “Applica“, compare una piccola opzione per la cancellazione del video originale (quello che presenta i volti e che abbiamo caricato in passato). Se vuoi mantenere il video originale, verifica che questa opzione sia disabilitata e quindi clicca sul pulsante “Salva come…” per salvare la versione “censurata” al posto del video originale.

Anche se il video non è ancora stato totalmente processato, è possibile già modificare diversi parametri, come nome e descrizione, del video nuovo o nascondere il video originale.

Come cambiare l’interlinea predefinito in Word 2013

Word-2013

Aumentare l’interlinea in Word è una delle modifiche più frequenti che ci capita di dover affrontare durante la creazione o gestione del documento.

L’interlinea nelle versioni classiche di Word è di 1pt, mentre le versioni più recenti, come ad esempio Word 2010 o 2013, viene utilizzato un interlinea di 1,15pt per la loro spaziatura predefinita. Se la spaziatura tra le righe rimane troppo stretta per i propri gusti, è possibile regolarla. Ancora meglio, è possibile modificare le impostazioni predefinite in modo che non si è costretti a cambiare la spaziatura manualmente per ogni nuovo documento.

1. È necessario dire a Microsoft Office Word 2013 in esecuzione, e si dovrebbe aver inserito del testo. Selezionare la scheda “Progettazione” dalla barra multifunzione di Office;

2. In “Progettazione“, selezionare “Spaziatura Paragrafo“;

3. Qui, si dispone di un paio di opzioni integrate tra cui scegliere. È possibile scegliere uno di questi in materia di questi e passare direttamente al punto 5, oppure è possibile creare il proprio, come vedremo in questo tutorial. Selezionare “Spaziatura Personalizzata…” dal menu a discesa;

4. Assicurarsi che la scheda “Imposta i valori predefiniti” sia selezionata, se non lo è già. È possibile regolare tutto, dalla dimensione del font alla posizione del paragrafo e spaziatura. Modificare queste impostazioni per il vostro stile desiderato, quindi fare clic su “OK”;

5. Infine, fare clic su “Imposta come predefinito” in Spaziatura paragrafo;

Da ora in poi, ogni documento si aprirà con le impostazioni appena impostate.

Come salvare i dati di Facebook prima di cancellare l’account

facebook-user

Per vari motivi hai deciso di lasciare Facebook. Tuttavia, sei alle prese con l’idea di perdere tutta la cronologia e le informazioni che hai inserito in Facebook, dopo tutti questi anni. Fortunatamente, è possibile eseguire il backup dei dati di Facebook sul computer locale.

Infatti, tutte le tue informazioni sono scaricabili dalla pagina Impostazioni account. Ecco una piccola guida step-by-step:

1. Per accedere a questa pagina da qualsiasi pagina su Facebook, cliccando l’icona “Impostazioni” in alto a destra della barra di navigazione e selezionando “Impostazioni account“;

2. Ora si dovrebbe vedere “Scarica una copia dei tuoi dati di Facebook” in fondo alla pagina. In caso contrario, fare clic su “Generale” nella parte superiore i link di navigazione a sinistra.

3. Cliccare sul link per il download, e saremo portati ad una pagina che illustra i dettagli sul proprio backup. In questa pagina, si ha la possibilità di creare un archivio o di un archivio espanso. Il consiglio è di scaricarli entrambi;

4. Cliccare su “Crea il mio archivio” e Facebook inizierà a raccogliere i dati per formare il pacchetto zip da scaricare.

5. Confermare il tutto ed inviare il backup al tuo indirizzo email principale;

6. Indipendentemente da quale archivio dei due vuole scaricare, è comunque necessario qualche minuto affinché Facebook li crei e ci mandi il link per il download. Riceveremo un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica principale che è stato impostato su Facebook.

Dopo aver scaricato i dati di Facebook, è una buona idea salvarli in un posto sicuro.

Come risolvere il problema di PresentationFontCache.exe quando usa più del 50% di CPU

presentation-font-cache

Uno dei problemi che più di recente mi è capitato di affrontare, riguardava questo processo “PresentationFontCache.exe” che andava a rallentare l’intero sistema operativo con le sue incredibili richieste di calcolo CPU. Tuttora non ho ben chiaro come sia nato questo problema.

Ma, dopo una breve ricerca su google sulla natura del processo, ho capito che esso nasce da alcuni file di formato ‘.dat’ lasciati da qualche altro programma che in qualche momento li ha creati ma poi non li ha rimossi. Ecco quindi come risolvere il problema:

1. Aprire una qualunque cartella di Windows;
2. Cliccare sull’indirizzo in alto, in modo che diventò possibile scrivere un percorso;
3. Incollare il seguente percorso:
C:\Windows\ServiceProfiles\LocalService\AppData\Local\
4. Cancellare il file “Font.dat” e tutti gli altri “Font-*.dat” e riavviare il sistema.
5. Finito!

Il problema non dovrebbe più ripresentarsi e finalmente il computer dovrebbe ritornare a funzionare come ricordavi!

Come registrare la sessione di Terminale in Ubuntu

terminal-icon

Se usi terminale di frequente, è possibile incontrare situazioni in cui è necessario eseguire il debug del codice o copiare l’output di uno script come riferimento futuro. Per questi casi, si consiglia di registrare la sessione del terminale per avere così il file di log di tutti i comandi inseriti in input e dei loro prodotti.

Ecco come registrare la sessione di terminale in Ubuntu:

1. Aprire un terminale e installare bsdutils:

sudo apt-get install bsdutils

2. Una volta installato, è già possibile utilizzare i due comandi script e scriptreplay per, rispettivamente, registrare la sessione esistente e riprodurre la registrazione.

Utilizzo

3. L’utilizzo è piuttosto semplice. Per avviare la registrazione, è sufficiente usare il comando:

script -t -a 2> /PERCORSO/file-di-tempo.txt /PERCORSO/file-registrazione.txt

Ricorda di cambiare il “PERCORSO” del file con un percorso valido. Ad esempio, se voglio salvare nella registrazione la mia cartella home, scriverò:

script -t -a 2> /home/sniperwolf/tempo.txt /home/sniperwolf/registrazione.txt

La flag “-t” indica allo script il file in cui salvare i dati dei dati di temporizzazione, mentre la flag “-a” indica lo script per aggiungere l’output.

4. Una volta immesso il comando, si dovrebbe vedere una linea “Script started...“. Qualunque cosa che si digita nel terminale (compreso il risultato) viene registrato.

5. Per concludere la registrazione, è sufficiente digitare exit per terminare la registrazione. Si dovrebbe vedere la linea “Script done...” che indica la fine della registrazione.

6. Per visualizzare la registrazione, è possibile aprire il file salvato (nel mio caso “registrazione.txt“) con un editor di testo, oppure utilizzando il comando scriptreplay:

scriptreplay ~/timing.txt ~/recording.txt

Tutto qui. Così semplice, ma davvero utile per il debug o per mostrare ad un amico la risoluzione di un particolare problema, mostrando in maniera intuitiva (e visiva) ciò che hai digitato e l’output che dovrebbe vedere come risultato nel terminale.