Come eliminare prove schiaccianti per difendere la propria privacy

Salve!!! Se si ha un pc condiviso da parenti, amici o colleghi di lavoro, spesso ci si vorrebbe difendere da eventuali occhi indiscreti, i nostri preziosi file. I Documenti Recenti, sono davvero pericolosi, poiché vanno a registrare ogni file che viene aperto, anche in nostra presenza.

Se dimentichiamo di cancellarli o sbadatamente abbiamo aperto senza troppa cura “particolari” file, questi appariranno, come tutti gli altri, prontamente nel menù dei “Documenti Recenti” presente nella barra di start. Piccoli accorgimenti son sempre utiliContinua a leggere Come eliminare prove schiaccianti per difendere la propria privacy

Come creare pdf in Linux Ubuntu

Salve!!! Avrete certamente molti file in formato *.pdf, gettonati e utilizzati in tutti il web per creare ebook e in generale guide, che risultano essere versatili e consultabili in qualunque pc con o senza connessione ad internet ed indipendentemente dal sistema operativo utilizzato.

Non tutti sanno che questo formato è stato creato da Adobe, e proprio questa azienda distribuisce un proprio software per crearli, Adobe Acrobat, giunto recentemente alla versione 9. Il software è a pagamento, anche se è disponibile una versione di prova di 30 giorni, e purtroppo non è disponibile per Linux.

Naturalmente questa lacuna è prontamente riempita da molti altri software, tutti che svolgono più o meno bene il loro compito. Oggi voglio parlarvi di pdf-cups, programma gratuito che va a creare una stampante virtuale in grado di trasformare i documenti creati da qualunque editor di testo in formato pdf.

Installare pdf-cups in Ubuntu e derivate è molto semplice: basta aprire il terminale e dare il comando sudo apt-get install cups-pdf; inseriamo quindi la password e ad operazione completata, la stampante virtuale sarà pronta.

Per testarne l’efficacia, proviamo a scrivere qualcosa attraverso OpenOffice (o qualunque altro editor di testo) e diamo il comando di stampare. Scegliamo la stampante virtuale “Crea un documento PDF” e diamo la conferma.

Come recuperare le password della propria rete WiFi domestica

Salve!!! Molti di noi si connettono ad internet attraverso un router, che poi trasmette dei segnali Wi-Fi attraverso i quali possiamo legare il nostro pc (o iPod Touch 😉 ) al router, che a sua volta ci unisce all’immenso mondo virtuale.

E’ quindi molto importante cercare di proteggere il router, soprattutto quando paghiamo la nostra connessione a tempo. Solitamente, riusciamo a fortificare i nostri segnali, impostando una password per il nostro router, naturalmente criptata secondo le nostre esigenze. Questa poi viene salvata nel pc e così eviteremo la trafila di inserire caratteri particolari e senza dubbio difficili da ricordare.

Se però questa parola chiave non viene segnata da nessun’altra parte oltre che nel pc, l’unico modo per comunicarla a qualcuno e connettersi direttamente al router tramite il cavo ethernet. Grazie però ad alcuni bravi programmatori, ci sarà possibile riscoprire la password del router salvata in Windows attraverso WirelessKeyView.

WirelessKeyView è un software gratuito che riesce a decifrare l’algoritmo di protezione con cui Windows protegge il nome della password, e di conseguenza mostra a noi il nome, il tipo di protezione password e molti altri dati che riguardano proprio la connessione.

WirelessKeyView è una utility molto semplice da utilizzare ed è disponibile in lingua italiana (qui è possibile scaricare il pacchetto di localizzazione). Dopo aver scovato le password, possiamo salvare queste sottoforma di file di testo *.txt e quindi portarle definitivamente con noi.

WirelessKeyView è inoltre compatibile con Windows XP e Vista.

Link | WirelessKeyView

Considerazioni sul presente ed il possibile futuro di Google Chrome

Salve!!! In questo articolo, esprimo la mia personale idea sulla II guerra dei browser, e di come Chrome, a pochissimi giorni dal lancio, sia già riuscito a scavalcare Opera e quindi posizionandosi al 4° posto fra i browser più utilizzati.

Il progetto Chrome, o meglio un di un browser made in Google, si sentiva nell’aria già molto tempo fa. Sembra infatti che Google abbia lavorato per circa 2 anni a questo browser, ma solo oggi ne ha messo online la prima versione in beta (solo per per sistemi Windows).

Chi conosce bene però il progetto Mozilla Firefox, sa come questo sia fortemente tenuto in vita e sponsorizzato da Google (ben l’85% del progetto è sostenuto da big G). Inoltre, proprio poco tempo fa, Google e Mozilla hanno rinnovato questo accordo, che per contratto durerà per ben tre anni, al contrario dei soliti due.

La domanda quindi sorge spontanea: perché Google ha creato un browser, se ne sostiene già uno che in quattro anni ha raggiunto il 20% dell’intero mercato? La domanda da un milione di dollari 😉 A mio parere, Google ha voluto lanciare un browser in questi momenti, per cercar non solo di inserirsi nel mercato (come appunto ha già fatto), cercando quindi di indurre sempre più utenti ad utilizzare i servizi googliani, ma anche per eliminare l’avversario Microsoft che la fa da padrone in questo campo.

-Non dimentichiamo infatti, che circa il 70% dei navigatori utilizzano Internet Explorer (che a sua volta si divide in coloro che utilizzano IE 6 e IE 7). Nella prima guerra dei browser, Microsoft aveva, per certi aspetti, il volto di Google; vinse la I guerra e bastonò NetScape, uno dei primi browser che è nato con internet, ma che , purtroppo, è definitivamente scomparso.-

Mozilla Firefox ha attorno a sé grandissimi professionisti che supportano attivamente lo svillupo del browser ogni giorno. Google quindi ha potuto avere di conseguenza molto vicine queste persone, inserendosi nel mondo dei browser insieme al 2° più utilizzato navigatore al mondo.

Di certo, ora il nemico comune, come la stessa Mozilla ha affermato, è Microsoft con Internet Explorer, che se non introdurrà qualche colpo di scena in questa guerra virtuale, potrebbe uscirne veramente male. Alcuni esperti dicono che Google Chrome potrebbe arrivare ai numeri di Firefox in soli due anni, strappando direttamente ad Internet Explorer questi numeri.

Ipotizzando quindi che Internet Explorer sia sconfitto dall’unione fra Firefox e Chrome, cosa farà Google con Mozilla? Potrebbe semplicemente ridurre il denaro che versa a Mozilla, oppure creare un nuovo progetto che vede uniti i due browser. Naturalmente questo argomento è un prevedere un futuro, quindi potrebbero entrare in tutti quegli anni altre variabili che potrebbero sconvolgere e magari capovolgere totalmente la situazione.

Altra cosa curiosa da analizzare, è di certo il modo con cui Google Chrome si è presentato al pubblico: un fumetto. Un fumetto alla marvel che spiega in maniera rapida e comprensibile a chiunque, cos’è Chrome. Potevano utilizzare un semplice articolo, un video e invece hanno scelto un fumetto, strumento che di certo è apprezzata da qualunque generazione, figli e genitori leggono/leggevano fumetti.

Questo è di certo sintomo di come quelli di Google abbiano pensato nei minimi particolari al lancio di Google Chrome. Sono riusciti a spiegare qualcosa di nuovo, ricorrendo ad un metodo del passato.

Vedremo come si evolveranno i fatti.

Quanti germi ci sono nella tua tastiera?

Salve!!! Internet ormai è una miniera di risorse: da argomenti scientifici, si può passare ad argomenti dilettevoli e magari anche inutili. Internet con i suoi servizi web permette di far proprio tutto e senz’altro molto più di ciò che noi possiamo fare dal nostro desktop.

E’ possibile anche calcolare, rispondendo a 15 semplici domande, i germi che si trovano nella vostra tastiera! Attraverso “How Many Germs Live On Your Keyboard?“, sarà possibile avere un’idea di come la nostra tastiera abbia bisogno di avere un po’ pulizia. Continua a leggere Quanti germi ci sono nella tua tastiera?