Come convertire Font in .TTF su (K)Ubuntu [Ubuntu Tips&Fixes]

Coloro che si occupano di scrittura o di progetti grafici con una distribuzione Linux, hanno già incontrato nella loro strada applicazioni che non leggono bene un tipo di carattere. Potrà un tipo di carattere Macintosh, un bitmap o un font di tipo aperto (.OTF), ma per un motivo o un altro, semplicemente non è possibile far leggere ed usare. In questi casi, il modo migliore è molto probabilmente convertire il nostro font in un carattere TrueType (.TTF).

FontForge è un editor di caratteri che consente la creazione di un proprio font in PostScript, TrueType, OpenType, multi-master, CFF, SVG e bitmap (BDF, FON, NFNT), a partire da un font già esistente per convertirlo da un formato all’altro.

Nel terminale, digitare

sudo apt-get install FontForge

Finito il processo di download e di installazione, apriamo FontForge (“Applicazioni” -> “Grafica” -> “FontForge“)

. Carichiamo quindi il tipo di carattere che si desidera convertire.

 Senza apportare alcuna particolare modifica al carattere, andiamo in “File” -> “Fonts Generate“. Salviamo il file con il formato .TTF.

A seconda del file di origine, si potrebbero generare alcuni messaggi di errore. Clicchiamo in ogni caso su “Save” per continuare a salvare.

 Abbiamo ora un Font .TTF nella directory impostata come output.

A questo punto, proviamo ad installare il nuovo tipo di carattere.

Andiamo perciò in Home (“Risorse” -> cartella “Home“), creare una nuova directory e denominarla “.font” (includere il punto prima “font” ed ovviamente senza virgolette) e copiamo il nuovo carattere TTF nella nuova directory.

Riavviamo infine l’applicazione causa di tutto questo lavoro extra. Dovrebbe finalmente essere in grado di rilevare il nuovo font.

Come montare gli USB che non si montano a causa del lettore Floppy [Ubuntu Tips&Fixes]

Come previsto, Ubuntu 10.04 ha percorso tutte le fasi, tramite le quali lì in casa Canonical si è potuto mettere una pezza alla gran parte dei problemi rilevati dagli utenti. Alcuni, però, aspettano ancora risposta. Fra questi, oltre le più semplici minuzie, vi sono anche problemi ben più seri.

Per questo motivo, inauguro la serie di articoli “Ubuntu Tips&Fixes“, nelle quali saranno catalogati tutte le soluzioni ai più comuni problemi riscontrati in Ubuntu. Bisogna pensare che ogni volta che si provano questi espedienti, ci si può identificare in due persone: quelli che che riescono a risolvere il problema nei modi indicati, e quelle che invece fanno un buco nell’acqua, a causa di particolari specifiche insediate nel loro Ubuntu o nel computer stesso. Spero farai sempre parte della prima categoria 😉

Se tu stesso hai riscontrato particolari problemi e non riesci o magari sei riuscito a risolverli, mandaci una email tramite questa pagina e pubblicheremo con i dovuti ringraziamenti il tip/fix.

Il primo che va ad inaugurare questa categoria, è certamente uno dei più fastidiosi problemi mai visti.

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Game Protector per bloccare un qualunque programma in due click

Come esplica il nome, GameProtector nasce idealmente come un software per bloccare con una password i videogiochi non adatti ai bambini. In realtà, GameProtector è in grado di rendere accessibile soltanto a coloro che conosco la parola chiave una qualunque applicazione.

Dal Blocco Note a F.E.A.R. 2, GameProtector può davvero essere una scorciatoia utile per bloccare e sbloccare in 2 minuti software & co.

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Come abilitare la gestione dello spazio massimo in Windows 7 (e Vista)

Impostando delle quote massime per ogni partizione, gli “amministratori” del computer possono limitare la quantità di spazio sull’intero disco rigido che gli utenti possono utilizzare in un volume NTFS formattato.

Questa pratica è la soluzione più semplice per evitare consumi fin troppo grandi e quindi bloccare gli “abusi” di un account che riempie l’Hard Disk con i suoi file personali (musica, foto, video, ecc).

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AM-DeadLink per rimuovere segnalibri non attivi o duplicati da Firefox/Internet Explorer/Opera

Chi usa spesso internet avrà certamente accumulato numerosi bookmarks (i magici segnalibri) per salvare le pagine o articoli interessanti da rileggere in futuro o servizi web particolarmente utili. Ma inevitabilmente, con il passare del tempo, alcune di queste pagine oggi non sono più disponibili, magari a causa dei soliti problemi tecnici che si susseguono (come le scaramucce con l’hosting, ad esempio).

Ma come eliminare questa inutile zavorra e separarla dai segnalibri che davvero ci interessano? E come farlo senza distruggersi dita e cervello davanti al computer per ore e ore? In queste situazioni, AM-Deadlink è una vera e proprio manna dal cielo.

Che si parli di Firefox, Internet Explorer o ancora Opera, per AM-Deadlink non ci sono problemi. Dal peso irrisorio di 1.1 MB, AM-Deadlink è una applicazione completamente gratuita che permette di ristabilire con il minimo sforzo l’ordine nei “freezer virtuali” dei nostri browser.

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