Come ordinare oggetti JSON con jQuery

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In ufficio, stiamo lavorando ad una applicazione web che esegue una ricerca su un vasto campi di input che filtrano la ricerca. Una volta inviato il form, l’applicazione (nello specifico, una funzione in PHP), restituisce un risultato in JSON.

Per ordinare il risultato via front-end, si è deciso di prendere una proprietà numerica da un oggetto, e quindi ordinare facendo confronti a due su questi valori. Il JSON che ne è venuto fuori è qualcosa del genere:

[{
"proprieta": dati1,
"ordine": 1
},
{
"proprieta": dati,
"ordine": 8 },
{
"proprieta": dasa,
"ordine": 2 }]

Dunque, l’obiettivo è farsi restituire tutti questi dati e manipolarli in modo che vengano ordinati per ‘ordine’ crescente. Poiché l’ordinamento deve avvenire solo e soltanto quando PHP ci ritorna il JSON, si rivela particolarmente utile il $.ajax di jQuery:

(function ($) {
    $('#selettore').on('click', function () {
        $.ajax({
            url: 'url/script.php',  // indirizzo dello script in PHP
            data: null,             // Non passiamo nulla
            dataType: 'json',       // Esplicito il tipo di dato di ritorno
            type: 'GET',

            success: function (data) {
                // Ordiniamo i dati restituiti con la classica funzione di ordinamento
                var ord = data.sort(function (n1, n2) {
                    if (n1.ordine > n2.ordine) {
                        return 1;
                    }
                    if (n1.ordine < n2.ordine) {
                         return -1;
                    }

                    return 0;
                });
               
                // Assegnamo la stringa che conterra' tutto l'insieme
                var string = '';
                
                // Concateniamo a string il tutto
                ord.each(function (index, val) {
                    string += ', ' + val.ordine;   
                });
                
                // Mostriamo il risultato nel tag con id 'risultato'
                $('#risultato').text(string); // 1, 2, 8
            },
            
            error: function (xhr, status, text) {
                console.log(status + ' ' + text);
            }
        });
    });
})(jQuery);

Per attuare questa semplice e indolore tecnica, è necessario che lo script lato server sia progettato per restituire un array di oggetti, piuttosto che di un elenco di oggetti.

Come installare Compass.app su Ubuntu gratuitamente

compass.app

Sto usando SASS e Compass da più di un anno ormai, e sono giunto alla conclusione che è una delle migliori soluzioni attualmente esistenti in grado davvero di potenziare e portare ad un livello successivo le capacità di scrivere codice CSS semplice e leggibile. Alcune delle sue caratteristiche chiave come selettori annidati, variabili, mixin e funzioni sono davvero preziose per me.

Installare ed iniziare subito ad usare SASS e Compass è abbastanza semplice e facile su Ubuntu o qualsiasi altro sistema operativo, come ad esempio usarlo in combinazione con Sublime Text 2 in Windows, e bastano due righe su terminale per far compilare automaticamente il codice. Tuttavia, avere una interfaccia grafica che velocizzi quei comandi per noi può essere utile.

Una fra queste è Compass.app, è una applicazione scritta in Java (JRuby) in modo che possa essere eseguito su Linux, Mac e Windows. L’applicazione in sé non è gratuita, ma dal momento che gli sviluppatori hanno reso il codice open-source, è possibile compilare legalmente la propria copia scaricando il sorgente dal loro repo git.

Ecco come compilare Compass.app

1. Assicurarsi di avere il JDK ufficiale o open-jdk installato lanciando uno dei seguenti comandi da terminale:

sudo apt-get install openjdk-6-jdk

oppure

sudo apt-get install openjdk-6-jdk

2. Scaricare l’ultima versione di JRuby da qui ed estrarlo nella cartella home, quindi rinominare la cartella “jruby”;

3. Aprire il terminale (Ctrl+Alt+T) e digitare il comando seguente per aggiungere JRuby al percorso di sistema:

echo PATH=\$PATH:\$HOME/.jruby/bin >> .bashrc

4. Aprire un nuovo terminale ed eseguire il seguente comando per installare Rawr Package Manager:

jruby -S gem install rawr --source http://gems.neurogami.com

5. Clonare la fonte Compass.app da GitHub:

git clone git://github.com/handlino/CompassApp.git "CompassApp"

o se git non è installato, utilizzare il seguente comando per installarlo:

sudo apt-get install git

6. Cambiare la directory corrente passando alla cartella CompassApp con:

cd CompassApp

7. Infine compilare CompassApp:

jruby -S rake rawr:bundle:all

Una volta che la compilazione è conclusa, è necessario spostare il risultato della compilazione all’interno di CompaassApp/packages/linux ed eseguire il file run.sh per avviare l’applicazione. Per velocizzare il tutto, è possibile caricare ed eseguire questo script all’interno della cartella CompaassApp/packages/linux.

In breve, lo script sposta la cartella compass.app e crea un collegamento al desktop per accedere Compass:

mv compass.app ~/.compass.app;

{ echo [Desktop Entry];
echo Type=Application;
echo Name=Compass.App;
echo Comment=Compass.App;
echo Icon=$HOME/.compass.app/lib/images/icon/512.png
echo Exec=.compass.app/run.sh;
echo Terminal=false;
echo Categories=Development\;;
echo StartupWMClass=Compass; } >> ~/.local/share/applications/CompassApp.desktop;

chmod +x ~/.local/share/applications/CompassApp.desktop;

Via | solancer

Come cambiare l’interlinea predefinito in Word 2013

Word-2013

Aumentare l’interlinea in Word è una delle modifiche più frequenti che ci capita di dover affrontare durante la creazione o gestione del documento.

L’interlinea nelle versioni classiche di Word è di 1pt, mentre le versioni più recenti, come ad esempio Word 2010 o 2013, viene utilizzato un interlinea di 1,15pt per la loro spaziatura predefinita. Se la spaziatura tra le righe rimane troppo stretta per i propri gusti, è possibile regolarla. Ancora meglio, è possibile modificare le impostazioni predefinite in modo che non si è costretti a cambiare la spaziatura manualmente per ogni nuovo documento.

1. È necessario dire a Microsoft Office Word 2013 in esecuzione, e si dovrebbe aver inserito del testo. Selezionare la scheda “Progettazione” dalla barra multifunzione di Office;

2. In “Progettazione“, selezionare “Spaziatura Paragrafo“;

3. Qui, si dispone di un paio di opzioni integrate tra cui scegliere. È possibile scegliere uno di questi in materia di questi e passare direttamente al punto 5, oppure è possibile creare il proprio, come vedremo in questo tutorial. Selezionare “Spaziatura Personalizzata…” dal menu a discesa;

4. Assicurarsi che la scheda “Imposta i valori predefiniti” sia selezionata, se non lo è già. È possibile regolare tutto, dalla dimensione del font alla posizione del paragrafo e spaziatura. Modificare queste impostazioni per il vostro stile desiderato, quindi fare clic su “OK”;

5. Infine, fare clic su “Imposta come predefinito” in Spaziatura paragrafo;

Da ora in poi, ogni documento si aprirà con le impostazioni appena impostate.

Come far stampare documenti ad Android con Google Cloud Print

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Anche se ora si chiamano smartphone, i telefono cellulari hanno spesso avuto problemi con lo stampare documenti. È nata da poco una app che promette di farlo distruggendo qualunque tipo di problema che si presentava in precedenza. Si chiama Cloud Print e permette di stampare in remoto da telefono Android. Diamo un’occhiata a come configurare il tutto per permettere di stampare documenti al nostro smartphone Android.

Impostazione Cloud Print

In primis, dovrai accedere al tuo account Google. Cloud Print è una app di Google e collega il tuo Android alla stampante proprio attraverso il tuo account Google. Una volta collegati, è necessario configurare la stampante per farla funzionare con Cloud Print.

Vai subito su qui per vedere la tua è una stampante compatibile. Se in questa lista non compare la tua stampante, dai un’occhiata a questa pagina per provare a rendere compatibile tutto.

Scaricare l’applicazione Android

Una volta configurata la stampante, è necessario scaricare l’applicazione Android. Quindi aprire il Google Play Store e sul tuo dispositivo Android o sul computer e installare Google Cloud Print.

Utilizzare l’applicazione Android

Google Cloud Print ha bisogno di connettersi al tuo account Google per accedere alla stampante cloud impostata in precedenza. Se hai più di un account Google o un account di posta Google Apps, è possibile selezionare quello giusto dal menu a cascata. Inutile scrivere che l’account predefinito sia quello scelto come principale nel tuo account Google.

Una volta scaricata l’applicazione, avviata e connessa al tuo account, è possibile vedere tutti i documenti stampati in precedenza, avendo così la possibilità di risvegliare ricordi sopiti e tracciare anche una sorta di storico.

Quando bisogna stampare un file, abbiamo diverse possibilità. La prima strada è quello di avere il file aperto su Android. In alcune suite, come ad esempio OfficeSuite, è possibile trovare una impostazione e “Stampa” nel menù e quindi da lì si dovrebbe essere in grado di mandare il documento alla coda delle stampe correttamente.

La seconda opzione è quella di avviare Cloud Print e selezionare da qui il file da stampare da Android. Quindi, scegliere la stampante dall’elenco di quelle configurate in precedenza. Dopo aver selezionato la stampante, saremo catapultati alla pagina “Opzioni“, in cui è possibile configurare tutte le impostazioni di stampa.

Una volta definite le impostazioni a proprio piacimento, premere il pulsante di stampa. Il PDF o qualunque altro tipo di documento viene inviato alla coda e verrà stampato non appena la stampante stabilirà che è il suo turno.

Come salvare i dati di Facebook prima di cancellare l’account

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Per vari motivi hai deciso di lasciare Facebook. Tuttavia, sei alle prese con l’idea di perdere tutta la cronologia e le informazioni che hai inserito in Facebook, dopo tutti questi anni. Fortunatamente, è possibile eseguire il backup dei dati di Facebook sul computer locale.

Infatti, tutte le tue informazioni sono scaricabili dalla pagina Impostazioni account. Ecco una piccola guida step-by-step:

1. Per accedere a questa pagina da qualsiasi pagina su Facebook, cliccando l’icona “Impostazioni” in alto a destra della barra di navigazione e selezionando “Impostazioni account“;

2. Ora si dovrebbe vedere “Scarica una copia dei tuoi dati di Facebook” in fondo alla pagina. In caso contrario, fare clic su “Generale” nella parte superiore i link di navigazione a sinistra.

3. Cliccare sul link per il download, e saremo portati ad una pagina che illustra i dettagli sul proprio backup. In questa pagina, si ha la possibilità di creare un archivio o di un archivio espanso. Il consiglio è di scaricarli entrambi;

4. Cliccare su “Crea il mio archivio” e Facebook inizierà a raccogliere i dati per formare il pacchetto zip da scaricare.

5. Confermare il tutto ed inviare il backup al tuo indirizzo email principale;

6. Indipendentemente da quale archivio dei due vuole scaricare, è comunque necessario qualche minuto affinché Facebook li crei e ci mandi il link per il download. Riceveremo un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica principale che è stato impostato su Facebook.

Dopo aver scaricato i dati di Facebook, è una buona idea salvarli in un posto sicuro.