Qualche tempo fa, ho segnalato due progetti interessanti in fase di sviluppo, MoBlock e Peerguardian. Focalizziamoci sul primo. Ricordate? Si occupa(va) di bloccare le connessioni di indirizzi IP ritenuti malevoli e/o nocivi per la privacy e la sicurezza dell’utente.
Ho scritto “occupava“, perché il progetto, dopo le innumerevoli richieste di aggiornamento, pare sia stato abbandonato. Tuttavia, il lavoro fatto fino all’ultimo (lontanissimo) giorno di lavoro sul progetto dal team “PhoenixLabs” non è andato perduto, grazie ad un’altra comunità di sviluppatori indipendenti, che hanno migliorato l’applicazione e resa compatibile anche con Windows Vista e 7.
Ovviamente, cambio di gestione equivale a cambio di nome. Pertanto, Peerguardian diventa PeerBlock.
Giunto alla versione 1.0, PeerBlock si basa sull’idea (e soprattutto sul codice) che ha fatto nascere Peerguardian, ma ha una data di aggionamento più accettabile (27 Settembre 2009, praticamente un anno fa).
Si nota comunque il “movimento” degli sviluppatori e degli innumerevoli piccoli o grandi contribuitori del progetto open source, che stanno lavorando alla versione successiva ed hanno rilasciato una beta, la r404 (datata 9 Giugno 2010).
Recandosi alla pagina del download, troveremo l’installer e la versione portable, più idonea a pen drive. Dopo aver effettuato il wizard iniziale per la scelta delle categorie da filtrare, PeerBlock si presenta con una interfaccia grafica essenziale (del tutto simile a Peerguardian), che pone in rilievo subito le parti importanti che ci hanno spinto ad installarlo, ovvero gli IP.
Dal momento in cui è attivo, PeerBlock analizzerà gli IP con cui abbiamo a che fare ed in pochi (micro)secondi li comparerà con una o più blacklist che l’applicazione scarica/aggiorna prima di avviarsi.
Se un IP è giudicato “cattivo“, allora le connessioni verso di esso verranno immediatamente bloccate da PeerBlock.
Queste liste si basano sulle informazioni create dal sito web “iblocklist“. C’è da dire che l’organizzazione che sta dietro al sito web, è stata criticata per aver inserito nella blacklist indirizzi IP innocui e inoffensivi.
Infatti, alcuni giocatori si sono lamentati del fatto che, in varie occasioni, il programma bloccava le connessioni della modalità multiplayer. Pertanto, è consigliabile chiudere PeerBlock quando si vuole giocare online per evitare di fare confusione.
In ogni caso, PeerBlock si rivela utilissimo per la protezione dagli enti governativi o da organizzazioni che cercano di carpire l’identità di chi effettua il download dai canali P2P.
Link ¦ PeerBlock
@Danilo: Purtroppo si. Come detto nell’articolo, PeerBlock non è un firewall contro i malware, ma fa un lavoro che nessun comune firewall per la sicurezza compie, ovvero bloccare gli IP sospetti.
Ma se si usa un Firewall tipo Zone Alarm
serve comunque questo software ?
Grazie
@Valerio: Sono contento che l’articolo ti sia stato utile 😉
Ottimo articolo. Mi sono convinto ad usarlo.
grazie 🙂